

Fotografia in mostra grazie a CasaTesta
12 agosto 2015 | Bella iniziativa della comunità protetta alla pinacoteca comunale

La Comunità Protetta "Casa Testa" di Torre Canavese, a conclusione del laboratorio espressivo di fotografia svoltasi dagli inizi della primavera grazie alla collaborazione con il professionista Claudio Marino, organizza «Fotografia in Mostra», nella Pinacoteca Comunale Raissa Gorbaciova sulla Terrazza Belvedere di via Balbo. Inaugurazione Domenica 30 agosto alle ore 16. La mostra, di cui il fotografo Marino è il curatore, con l’aiuto degli ospiti della struttura rimarrà visibile per tutto il mese di settembre con apertura tutti i giorni, festivi compresi, orario 15-18.La Comunità Protetta "Casa Testa" si prefigge un recupero ottimale delle capacità residue di persone affette da disturbi psichiatrici e del raggiungimento da parte loro del miglior livello possibile di autonomia, di integrazione sociale e di qualità di vita, attraverso lo sviluppo di progetti terapeutici individuali elaborati dall’equipe.La fotografia è stata scelta come strumento dalla forte valenza terapeutica, da utilizzare all’interno di un setting clinico costituito dalla comunità riabilitativa; la fotocamera e’ un mezzo espressivo potente e di facile utilizzo, poiché suscita meno soggezione e ispira familiarità . La fotografia diventa uno strumento per affrontare diverse tematiche, che può aiutare a costruire un’identità e favorire la comunicazione, il circolare di pensieri, opinioni e ascolto.Con questo progetto l’equipe di educatori di "Casa Testa" ha mirato ad integrare e sviluppare delle competenze comunicative e relazionalial fine di un arricchimento reciproco a partire dalla valorizzazione dei potenziali umani, nell’ottica di una educazione all’integrazione, al rispetto, all’accoglienza.
Torre Canavese - CasaTesta in " Evento Amore e psiche"
5 ottobre 2015 TORRE. Casa Testa in “Amore e Psiche”

Torre Canavese - CasaTesta Commedia in " Divina"
2 Settembre 2011

In realtà ognuno degli interpreti porterà in scena la propria storia di vita. Un percorso, con finalità terapeutiche, questo del laboratorio teatrale ideato dagli operatori di Casa Testa, psicologi ed educatori, che spiegano “si pone l’obiettivo di far confrontare gli utenti con le singole peculiarità caratteriali”.
E aggiungono: «In questa commedia, raccontata da un moderno Caronte, che diventa narratore con contratto a progetto avendo perso il lavoro di traghettatore d’anime, non mancherà Dante che intraprenderà un cammino nei gironi infernali. Ma non sarà solo perché con lui ci saranno il saggio poeta Virgilio e l’amata Beatrice. All’inferno, abitato da tanti piccoli ed innocui diavoletti, Dante incontrerà diversi personaggi, che gli spiegheranno in cosa consiste la loro punizione eterna per i peccati commessi in vita».
La preparazione della commedia è il frutto di un lavoro portato avanti durante tutto il corso dell’anno. Gli operatori, nel corso di incontri settimanali con gli utenti, hanno ritagliato un ruolo specifico per ciascuno di loro. Un percorso basato quindi sulle caratteristiche personali degli ospiti di Casa Testa che, sottolineano gli operatori della struttura “consente di individuare i bisogni non sempre
verbalizzati che, attraverso la mediazione del personaggio-maschera, possono diventare un significativo veicolo di comunicazione emotiva”. E lo spettacolo teatrale di domenica sarà anche l’occasione per una raccolta fondi a favore dei profughi tibetani.